Non si placa la bufera sul concorso Master ed oggi spuntano nuovi dettagli su quello che, secondo il consigliere Stefano Benedetti, è un concorso senza trasparenza e che non attua le stesse regole per i partecipanti. Pare, infatti, che siano agevolati coloro che erano già dipendenti di Massa Servizi nonostante alla prova orale alcune risposte siano state del tutto fuori luogo. In mattinata il capogruppo de La Destra ha incontrato alcuni concorrenti, laureati, ma che hanno ottenuto un punteggio inferiore a 21, il limite minimo per risultare idonei. Come in ogni concorso pubblico per assunzioni in aziende specializzate, come la Master appunto, sarebbe stata d’obbligo una “prova scritta in busta chiusa ed anonima”. Utile anche in caso di eventuali indagini delle Magistratura, ricorsi o altre iniziative simili. Prova scritta che non si è assolutamente svolta. Insomma, stando al consigliere benedetti c’è stata più di un’irregolarità confermata anche da quei partecipanti che hanno presentato un esposto collettivo alla Procura della Repubblica descrivendo lo svolgimento dei fatti in modo molto dettagliato e con la citazione di testimoni oculari. Chiedendo ai magistrati l’invalidità della prova sostenuta e quindi del concorso stesso.