Legambiente apprezza l’impegno profuso da Arpat nella documentazione dei dati sulla qualità dell’aria in provincia, nondimeno però segnala un limite tecnico che avrebbe rilevanti ricadute pratiche: la notevole sottostima del PM10 fornita dagli attuali rilevatori a raggi beta rispetto al metodo ufficiale gravimetrico. Tale limite sarebbe ben noto nell’ambito scientifico, poiché già da anni il Ministero dell’Ambiente, per rendere confrontabili i valori delle città italiane, aumenterebbe del 30% il PM10 ottenuto dai vecchi rilevatori. Per quanto riguarda la peculiare situazione di Carrara, già nel gennaio 2008 le più moderne analisi dei periti dell’università di Genova, che furono incaricati dal tribunale nella causa aperta tra il Comune di Carrara e associazioni ambientaliste locali, avevano evidenziato che la centralina di rilevamento della qualità dell’aria di via Carriona sottostimava il PM10 del 25%: risultato questo che sarebbe stato pienamente confermato dall’intercalibrazione effettuata nell’aprile 2009, per conto della Provincia, dalla Project Automation. “È evidente che una simile sottostima ha ripercussioni sull’entità del rischio sanitario da esposizione al PM10 percepito dall’Amministrazione Comunale”, sostiene Legambiente “che avverte come meno pressante l’esigenza di adottare misure di contenimento del fenomeno, mentre l’entrata in vigore dal 1° gennaio di quest’anno di limiti di legge ben più severi, imporrebbe un’intensificazione degli sforzi per migliorare la qualità dell’aria”. L’associazione ambientalista chiede allora ad Arpat e alla Provincia di ammodernare le centraline con rilevatori gravimetrici del PM10 e, nel frattempo, correggere i valori forniti da quelli attuali, basandosi sui risultati dell’intercalibrazione effettuata sulla centralina di via Carriona e pubblicarli corretti sul sito di ARPAT. Legambiente invita inoltre a dotare ogni centralina di una stazione meteo, per consentire, grazie a dati che rispecchino le effettive condizioni meteorologiche locali, l’elaborazione dei dati e una valutazione attendibile dell’influenza dei fattori inquinanti e di quelli meteorologici.