«Sono tranquillo. Non hanno portato via niente. Io mi sto allenando regolarmente». Scaccia subito l’ombra del doping e scarica sulle due ruote la rabbia per un fantasma che torna di nuovo nella sua vita sportiva a distanza di pochi anni. Alessandro Petacchi, 34 anni, emblema del ciclismo spezzino tra un mese sarà sulle strade del Giro d’Italia sotto le fila della società Lampre e per questo si sta allenando. Il giorno di Pasqua però invece di scartare l’uovo ha dovuto aprire il portone di casa agli agenti della Guardia di Finanza.

Le Fiamme Gialle gli hanno perquisito l’abitazione di Castelnuovo Magra, dove vive la famiglia e poi quella di Lido di Camaiore, in Versilia, dove abita da tre anni con la moglie Annachiara. Nelle stesse ore scattava un secondo blitz a Quarrata, nel Pistoiese. Gli investigatori toscani suonavano al campanello di Lorenzo Bernucci, compagno di squadra di Petacchi ma di qualche anno più giovane di lui (29) e con una vittoria di tappa al Tour nel suo palmares (2005). Lo hanno trovato a letto bloccato da una bronchite che lo sta tenendo lontano dalle corse, di queste settimane è il forfait al Giro delle Fiandre. «Lorenzo è ammalato e dovrebbe fare anche una lastra per capire da cosa dipenda questo malanno che non se ne va», ha detto la moglie Valentina. Intanto gli agenti hanno sequestrato una serie di confezioni con principia attivi sospetti (albumina e sibutramina) che Carlo Guardascione medico personale di Bernucci ha spiegato così. « I medicinali sequestrati sono nella disponibilità del fratello e della moglie –ha detto il medico- e mi ha assicurato che non sono stati elevati verbali nei suoi riguardi».

Insomma per il momento sembra tutto ok ma nello Spezzino il blitz di Pasqua ha suscitato molto clamore. Mario Gnaga che guida la federazione ciclista locale da 8 anni non vuole sentire parlare di doping. «Spero che sia tutto negativo. Ho fiducia nei ragazzi del resto oggi i ciclisti sanno quello che rischiano, possono compromettersi la carriera per sempre», ha osservato Gnaga che sotto il suo mandato ha visto crescere ben 6 professionisti. Oltre a Petacchi e Bernucci a Spezia sono cresciuti Alessandro Colò, Alessio Signego, Diego Genovesi e Pierpaolo De Negri.

da Il Secolo XIX

Un pensiero su “Doping nel ciclismo? Petacchi: «Sono pulito»”

I commenti sono chiusi.