L’amministrazione comunale ha affidato la gara per la progettazione delle scale mobili al castello Malaspina ma,  modalità ed criteri che hanno portato alla scelta dei professionisti non sono chiare. Questo quanto dichiarato dal partito democratico di Massa che avanza il sospetto che le decisioni siano state orientate da criteri di appartenenza politica. In particolare, scrive il PD,  riteniamo che nella procedura di affidamento siano state commesse svariate irregolarità che hanno comportato una potenziale lesione dell’interesse pubblico. Ad esempio, dice sempre il partito democratico, è stato artificiosamente abbassato l’importo del valore della progettazione per poter procedere ad inviti con trattativa privata e sono stati resi pubblici l’importo e i nomi degli invitati prima della presentazione delle offerte, cosa che si configura come una turbativa d’asta, in spregio alle norme del codice degli appalti. Infine, altra cosa irregolare, dice ancora il PD è stata quella di affidare l’incarico ai cinque professionisti invitati permettendogli la costituzione di una ATP e sulla base di un’unica offerta che coincide con il valore a base di gara, con violazione delle più elementari norme fondate sul principio della trasparenza e della libera concorrenza. Proprio per chiarire questi ed altri punti il Partito Democratico ha inoltrato una richiesta per l’accesso agli atti. Continuiamo a non capire perché l’amministrazione e la vicesindaco Nardi in particolare si stiano ostinando su un progetto oneroso e poco utilizzabile ha detto in conclusione il partito democratico che ha sottolineato come anche la Sovrintendenza bbia bocciato i lavori in quanto in conflitto con i criteri di tutela ambientale, archeologica e paesaggistica e come tale destinato a non essere accolto. Per questi motivi il PD chiederà che la Regione Toscana impedisca questo sperpero di denaro pubblico e favorisca lo spostamento delle risorse verso progetti più utili alla città.