Da circa due anni gestivano un’ agenzia di intermediazione assicurativa attiva nel ramo delle assicurazioni R.C. auto. La coppia, un cinquantacinquenne di Montignoso ed una quarantaseienne di Milano, residenti da tempo a Carrara, sono stati denunciati per “truffa continuata”, “esercizio abusivo dell’ attività di mediatori assicurativi” e “falsità in scrittura privata”. In pratica l’ attività dell’ agenzia consisteva nel mettere in relazione la clientela con svariate compagnie assicurative nazionali, offrendo ai clienti la polizza caratterizzata dal prezzo più basso, condotte nelle quali si configura il cosiddetto “brokeraggio”. Per tale motivo i due avevano un consistente giro d’ affari, arrivando a conquistare una notevole fetta del mercato locale delle assicurazioni. Negli ultimi tempi, però, la coppia aveva cominciato a lucrare illecitamente, raggirando molti ignari clienti con polizze “fantasma”. La truffa si svolgeva raccogliendo i soldi dei premi di polizza versati dai clienti, rilasciando loro dei “certificati provvisori di assicurazione” precedentemente ed appositamente creati, apparentemente emessi da varie compagnie assicurative. La documentazione prodotta veniva quindi rilasciata per consentire ai clienti di circolare nell’ attesa dei contratti di polizza originali e definitivi. Negli ultimi mesi però alcuni clienti hanno presentato svariate denunce poiché i contratti originali non arrivavano mai e, anche dopo ripetute sollecitazioni all’agenzia, questa rimandava continuamente la consegna invitando i clienti ad attendere l’ arrivo delle polizze, giustificando i ritardi con risposte evasive e non meglio precisati “motivi tecnici”. A quel punto diversi assistiti si rivolgevano alle varie compagnie assicurative nazionali con le quali credevano di avere stipulato il contratto e, al momento di richiedere informazioni circa la loro polizza, venivano a conoscenza dell’inesistenza effettiva del contratto. Altri invece sono venuti a conoscenza della truffa in maniera più “traumatica”: fermati in occasione di occasionali controlli stradali, hanno subito contravvenzioni per aver circolato privi di copertura assicurativa, nonché costretti a dimostrare la propria buona fede per non incorrere anche nella denuncia penale per il reato di “uso di atto falso”. Finora le denunce accertate sono quasi una decina e, dopo l’avvio delle indagini, la Squadra Anticrimine ha accertato anche altre condotte illecite da parte dei due indagati, che sono stati denunciati alla Procura anche per violazione dell’ art. 305 del “Codice delle Assicurazioni”. Si è infatti appurato che la coppia, avvalendosi di un “prestanome”, aveva sempre di fatto gestito l’ agenzia di intermediazione abusivamente, priva dell’ iscrizione al Registro Unico degli Intermediari assicurativi, condizione essenziale questa prevista dalla legge per poter esercitare l’attività, in quanto per il suo ottenimento vengono richiesti una serie di requisiti, tanto di onorabilità quanto professionali. Come se non bastasse infine, dal gennaio di quest’ anno anche la società intestata al “prestanome” era ufficialmente cessata ed i due avevano comunque continuato ad esercitare l’attività. In seguito quindi dell’accertamento della frode da parte dell’agenzia di via Covetta il Commissariato di Carrara invita tutti coloro che abbiano con questa stipulato contratti, a controllare le proprie polizze in corso di validità, e in caso di dubbi circa la loro genuinità, a rivolgersi al proprio Ufficio Anticrimine.