Il consigliere de La Destra carrarese Musetti, chiede spiegazioni all’Amministrazione, in merito ai progetti Piuss e, prima di entrare nel vivo della questione, il futuro di Gesuiti e biblioteca, il consigliere dipinge subito un quadro ben poco lusinghiero delle scelte fatte. Definisce vergognosa l’idea di mettere una casa di riposo diurna a Colonnata, questa, secondo lui condannerebbe il paese a privarsi dell’unico spazio utile per il turismo e per quel museo del cavatore che si era promesso. Poco importerebbe comunque dato che difficile apparirebbe, per motivi di bilancio, mettere in cantiere la maggior parte dei Piuss. Al di là di questo però, per l’esponente de La Destra, quelli più imbarazzanti sarebbero i progetti avanzati dai privati, in questo caso dalla Curia provinciale che, con l’accordo del Comune, eliminerà il cinema dei Gesuiti e il centro ricreativo, per fare spazio alla biblioteca. Primariamente, una biblioteca civica avrebbe dovuto trovare spazio in uno dei tanti edifici pubblici dimessi e, in questo modo, se ne sarebbe garantito anche il recupero: Musetti porta ad esempio l’ex Palazzo Pisani e la vecchia stazione della Ferrovia Marmifera a San Martino. Ma l’opinione del consigliere è che i danni alla città saranno anche più grandi; uno fra tutti il rischio della chiusura del cinema di Via Verdi, che aveva già in essere un accordo con il Comune e la Curia stessa per aprire un nuovo multisala, trasferendo temporaneamente la sua attività fra il cinema Garibaldi, e riattivando proprio il cinema dei Gesuti. Con il progetto della biblioteca invece, l’operazione sarebbe saltata e anche il super cinema rischierebbe la chiusura per motivi strutturali. Paradossalmente insomma, ancora secondo Musetti, si tratterebbe di un investimento privato da milioni di euro nel centro storico della città, andato perso a favore della “privatizzazione” della biblioteca pubblica. “Nel frattempo il nostro patrimonio immobiliare va in rovina a causa dei soldi che non si trovano mai”, accusa l’esponente de La Destra, “mi chiedo dove invece troveremo i soldi per pagare un affitto a dei privati, che ancor prima di pensare di ristrutturare l’edificio dei Gesuiti, già avevano in tasca il contratto di locazione con il Comune”. Poco senso allora avrebbe il progetto, per il costo eccessivo cui si andrebbe incontro, e perché priverebbe la città dell’ultimo dei cinema rimasti e dello storico centro di aggregazione giovanile. Ed è in questo senso, affinché salvi il centro, che va l’appello di Musetti, al nuovo vescovo della diocesi.