Una ferita che si riapre e domande che non trovano risposta. Il Politeama, il vanto culturale della città, ancora una volta è stato sfregiato. Sono le 23,30 di sabato notte scorso e un tonfo sveglia i residenti di piazza Matteotti che subito capiscono che qualcosa è successo all’interno del palazzo del teatro. Scattano le chiamate ai vigili del fuoco e alla polizia, e la porta del negozio Benetton scaraventata in mezzo al marciapiede fa intuire quello che è realmente accaduto: tre piani dell’ala di via Roma del Politeama  si sono sbriciolati su stessi riversandosi interamente sul negozio di abbigliamento al piano terra. Passano i minuti e sul posto arriva il vice-comandante dei vigili del fuoco assieme agli uomini della protezione civile del comune che decidono di transennare l’intera area di fronte al Politeama. In queste immagini, girate con un cellulare, si vedono gli istanti successivi il crollo che in un primo momento sembrava essere circoscritto a tre solai e che invece, a seguito dei sopralluoghi, si capirà aver coinvolto anche due colonne portanti dell’edificio. Questa mattina al sopralluogo durato circa due ore con il professor Bartelletti, progettista per la messa in sicurezza dell’edificio, ingegner Pregliasco per la Caprice srl (proprietaria della maggior parte dell’edificio), l’ingegner Morelli per conto della procura e l’ingegner Altieri per l’amministrazione comunale. Al termine il sindaco Zubbani ha improvvisato una conferenza stampa per gli ultimi aggiornamenti. Uno choc intero per la città che dopo l’incubo vissuto nel giugno 2008 con la chiusura di tutta piazza Matteotti per il rischio crollo del teatro torna a chiedersi se e quando la struttura potrà tornare ai suoi vecchi fasti.