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Costava fatica, sudoree rischi il lavoro del lizzatore, figura centrale di una tradizione storica e importante che ha caratterizzato la provincia di Massa Carrara, la lizzatura, appunto. Si tratta di una tecnica attraverso la quale si fa scendere il blocco di marmo dal monte attraverso corde alle quali è imbracato. Le corde vengono poi fatte scorrere per mezzo dei “piri”, una sorta di cunei di legno fissati nel terreno. Per oltre vent’anni, l’associazione Alta Tambura ha omaggiato questa tradizione con la rievocazione storica della lizzatura di Resceto in cui sono state coinvolte anche le giovani generazioni, che hanno ripetuto i gesti, le manovre, i comandi dei lizzatori esperti, sotto la loro guida. Per questo l’associazione, in accordo con l’amministrazione comunale, ha deciso di posizionare al centro della rotatoria di viale Mattei vicino all’autostrada la carica, simbolo della lizzatura. 17 tonnellate di peso, dalle dimensioni di un metro e venti per quattro, la lizza rappresenta una chiaro omaggio alle vecchie tradizioni e ai vecchi mestieri, in questo caso quello del Lizzatore. <<Il tutto è stato realizzato a costo zero>>, come precisano gli esponenti dell’associazione alta tambura, che rispondono anche alle critiche venute da cittadini ed esponenti politici sulla scelta della lizza al centro della rotatoria.

Si racconta che Michelangelo Buonarroti salisse sulle Apuane per scegliere personalmente il blocco di marmo necessario per la creare la sua scultura.