Nuova linfa per il bando nato per sostenere l’occupazione e per contrastare il lavoro precario. La giunta regionale, su proposta dell’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, ha approvato una delibera che integra con 9 milioni di euro di risorse europee del Por Fse 2007-2013 il fondo che già ne prevedeva 8 per finanziare una serie di misure a sostegno dell’occupazione, con un occhio di riguardo per la stabilizzazione dei lavoratori precari, in particolare dei giovani e delle donne, ma anche dei lavoratori vicini alla pensione che hanno perduto il lavoro a causa della crisi.

“Ad aprile annunciammo che avremmo garantito che quei primi 8 milioni stanziati ne avremmo aggiunti altri, se vi fosse stata necessità rispetto alle richieste”, dice l’assessore Simoncini. “Ci siamo riusciti ed è un traguardo che riteniamo importante, visto che purtroppo stiamo ancora lavorando per fronteggiare l’emergenza e per sostenere un fronte che resta tuttora problematico. Anticipo fin da ora che daremo continuità a questo tipo di interventi anche nel 2012, ed è per questo che abbiamo già accantonato circa 6 milioni di euro a cui si andranno ad aggiungere eventuali risorse residue del bando in essere”.

“L’iniziativa – continua Simoncini – rientra nelle azioni prioritarie che la Regione Toscana ha messo in atto sia a favore dei lavoratori che delle imprese toscane. Per queste ultime alcuni giorni fa abbiamo annunciato un pacchetto di interventi, alcuni dei quali partiranno già a gennaio, per oltre 110 milioni di euro. Questo perché siamo convinti che il rilancio del manifatturiero nella nostra regione sia una priorità e che tale rilancio passi per l’innovazione, la crescita e il sostegno al riposizionamento competitivo delle imprese. Se anche il 2012 si preannuncia in salita, noi raddoppieremo gli sforzi per l’occupazione e la tenuta sociale e per fare in modo che la Toscana non perda posizioni sui mercati mondiali”.

Gli interventi a favore dei lavoratori previsti dal bando attivato ad aprile e ora integrato sono nove, ciascuno dei quali risponde a un elemento di criticità del mercato del lavoro toscano.
Nell’ordine interessano:
1. l’assunzione a tempo indeterminato (full time o part time) di donne disoccupate, over 30;
2. l’assunzione a tempo indeterminato (full time o part time) di giovani laureati e assunzione a tempo determinato (full time o part time) con contratti di durata di almeno 12 mesi;
3. l’assunzione a tempo indeterminato (full time o part time) lavoratori provenienti dalle liste di mobilità;
4. l’inserimento lavorativo di soggetti prossimi alla pensione, in situazione di disoccupazione o mobilità non indennizzate o che siano comunque privi di ammortizzatori sociali;
5. la stabilizzazione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato, se effettuata almeno 4 mesi prima della scadenza del contratto a tempo determinato;
6. le assunzioni di soggetti svantaggiati, iscritti ai centri per l’impiego, previste dal programma Welfare to Work per le politiche di re-impiego;
7. le proroghe di contratti a tempo determinato e/o trasformazione dei contratti co.pro in contratti a tempo determinato;
8. l’assunzione a tempo indeterminato (full time o part time) di dottori di ricerca e l’assunzione a tempo determinato di dottori di ricerca (full time o part time) con contratti di durata di almeno 12 mesi;
9. le assunzioni a tempo indeterminato (full-time/part-time) di tirocinanti. Al riguardo è previsto un contributo di 8 mila euro per ogni assunzione a tempo indeterminato full-time e di 4 mila per ogni assunzione a tempo indeterminato part-time;

Oltre a questi, particolare successo ha ottenuto il programma “Welfare to Work”, destinato ad agevolare le assunzioni nelle imprese delle figure più deboli sul mercato del lavoro, che in pochi mesi ha raggiunto numeri particolarmente importanti come 726 lavoratori assunti e 3,6 milioni di euro impegnati.

Nel complesso da maggio a settembre, ben 556 aziende hanno usufruito delle nuove misure per un totale di circa 4,5 milioni di euro, mentre sono stati 803 i lavoratori assunti: di questi circa il 61,2% sono stabilizzazioni,il 19,6% sono lavoratori in mobilità, il 13,07% sono donne ed il 5,23% sono giovani laureati. Da ottobre a dicembre le domande pervenute per le assunzioni sono state oltre 700, di cui la metà quelle già istruite, per un importo richiesto di circa 5 milioni di euro.

“Gli incentivi per la stabilizzazione sono la maggioranza di quelli erogati – conclude Simoncini – e rappresentano la volontà della Regione di contrastare il precariato. Quelli per l’assunzione dei laureati costituiscono invece uno sforzo per promuovere la qualificazione del nostro apparato produttivo”.