Si aprirà domani alla tribunale di carrara davanti al giudice Cosimo Maria Ferri, il processo sul Politeama. Sul banco degli imputati sfileranno i vertici della Caprice e due dirigenti del comune di carrara: per la società ancora oggi proprietaria di una gran parte dell’edificio, Ugo Tolaini, la moglie Nella Pasquini, e Maria Teresa Tongiani sono accusati di truffa, perché secondo i pm avrebbero venduto una serie di appartamenti sprovvisti delle necessarie certificazioni su agibilità e idoneità statica. A loro carico pesa anche l’imputazione di disastro colposo, per la vicenda del collasso della colonna nell’atrio dell’edificio, nel giugno del 2008. I due dirigenti del municipio coinvolti nel processo sono Claudio Bacicalupi e Cesare Marchetti, chiamati a rispondere di disastro colposo, per non aver bloccato una serie di opere edili irregolari all’interno del palazzo. Alle cinque parti lese già ammesse al processo, per lo più soggetti che hanno acquistato dalla Caprice, se ne aggiungerà probabilmente un’altra, domani: so tratta dell’ingegner Salvatore Milano anche lui titolare di un immobile comprato dalla srl. “Sono carico spero che Ferri confermi la sua fama di giudice che affronta subito i problemi”ha dichiarato oggi Marco Bedini, che comparirà come parte lesa e testimone e che è proprietario di un appartamento nella parte centrale del palazzo. “Domani inizia la battaglia, tutto è possibile certo, ma le imputazioni sono infondate”, ha commentato invece Vanni Cecchinelli, legale della Caprice.