Lo scorso giovedì, durante la fiera di primavera, l’associazione “Comitato Rinascita Aulla e Lunigiana” ha allestito un gazebo e ha potuto toccare con mano la vicinanza e la solidarietà della gente alla nostra associazione.

Sono state fornite informazioni e non abbiamo mancato di esprimere vicinanza a chi è stato maggiormente colpito dalla spaventosa tragedia del 25 ottobre 2011.

Un impegno, il nostro, che è stato premiato: infatti, proprio giovedì scorso oltre 100 cittadini in più si sono iscritti all’associazione, che ora può contare sul contributo di oltre 700 soci; inoltre, abbiamo anche raccolto ulteriori fondi per aiutare chi ha bisogno, fondi che sono stati subito versati sul conto corrente attivato dal “Comitato Rinascita Aulla e Lunigiana” per procedere ad una nuova distribuzione a favore delle famiglie più colpite.

L’interesse verso l’associazione è in crescita e nei giorni antecedenti al 25 aprile, a sei mesi dall’alluvione, daremo vita ad una serie di manifestazioni che serviranno a portare gente ad Aulla, perché la rinascita di un territorio passa anche da questo, a dimostrazione dell’assoluta insostituibilità del “Comitato Rinascita Aulla e Lunigiana” e della sua forza nel creare aggregazione, solidarietà concreta ed aiuto al territorio.

Però, al tempo stesso, non c’è alcuna volontà di fare ombra alle istituzioni o tantomeno sostituirsi ad esse, istituzioni che io personalmente ho sempre rispettato, non negando l’impegno profuso a livello locale, tra gli altri, dall’assessorato al commercio del Comune di Aulla, che si è sempre prodigato senza risparmio di energie.

E a suffragare il nostro sforzo a fianco dei cittadini e con i cittadini, come espressione più autenticamente popolare delle esigenze che salgono dal basso, c’è la battaglia che stiamo conducendo per migliorare le disposizioni normative riguardanti i risarcimenti, che non sono un totem immodificabile, ma sono fatte dagli uomini per gli uomini.

Infatti, stiamo analizzando le maglie delle disposizioni che si sono succedute nel tempo in fatto di alluvioni e in base a pregresse normative, in particolare del 1997, emergerebbe che chi ha perduto l’automobile potrebbe avere diritto al risarcimento anche senza avere acquistato un nuovo mezzo.

Si tratta di un’ipotesi che stiamo approfondendo, ma certamente le attuali disposizioni normative paiono ai cittadini più un incentivo all’acquisto di un nuovo mezzo che un risarcimento del danno patito, penalizzando proprio i più deboli o chi ha avuto altre priorità come la casa e il mobilio distrutte dall’alluvione.

Infine, stiamo anche valutando il ruolo avuto dalla diga di Teglia: infatti, dalla documentazione presentataci da diversi cittadini, esperti conoscitori del territorio, e da studi che alcuni nostri esperti hanno svolto, emerge l’opportunità di un sereno ma serio approfondimento.