Debitori e creditori sono tutti uguali di fronte alla crisi. Sempre più imprese ed artigiani ricorrono all’avvocato per farsi pagare. Ma non c’è solo chi il credito lo vanta, dall’avvocato ora ci vanno anche i debitori, coloro che le fatture non riescono a pagarle e cercano modi e soluzioni per pagare meno, o non pagare affatto. Pochi i casi in realtà cherendono però bene l’idea del momento drammatico che la nostra economia sta vivendo.
A confermare che il trend di insoluti è in crescita e la crisi sempre più pesante è il nuovo servizio di “Tutela Legale” attivato da Cna (info su www.cna-ms.it) agli inizi di ottobre che ha offerto un valido ed attendibile strumento di misurazionedelle difficoltà degli imprenditori fornendo, al contempo, uno spaccato di quelle che sono le criticità che oggi chi fa impresa si trova costretto ad affrontare. Lo sportello che offre gratuitamente nella prima fase un validostrumento di assistenza e consulenza ha permesso “al 30% delle imprese che lo hanno utilizzato di rivolvere il problema in sede di primo incontro – spiega l’avvocato Adriano Colomban, responsabile del servizio tutela legale – per problematiche maggiori serve naturalmente più tempo. L’obiettivo del servizio è far risparmiare tempo e denaro alle imprese: nella metà dei casi ci stiamo riuscendo. Ad oggi tutte le problematiche si sono risolte stragiudizialmente salvo in alcuni casi per i quali risulterà indispensabile adire l’autorità giudiziaria”.
Il panorama di motivazioni che spingono gli imprenditori verso la tutela legale è molto vario: si va dal recupero crediti per il quale “cerchiamo sempre di trovare un accordo proponendo rateizzazioni ed altre forme – spiega ancora l’avvocato – evitando, la dove è possibile, la chiamata in giudizio” alla richiesta di altri tipi di consulenza come “appunto problematiche inerenti contestazioni in fase di fornitura beni ed esecuzioni lavori, sanzioni amministrative inflitte da enti di controllo, problematiche inerenti la sicurezza sui luoghi di lavoro, licenziamenti e problematiche di stampo giuslavoristico”.
Lo sportello, oltre a cercare di risolvere le questioni legali che di volta in volta si presentano, ha la funzione, prima di ogni altra cosa, di diffondere una “cultura della legalità” spingendo le imprese a munirsi di strumenti giuridici volti a prevenire le problematiche legali mettendosi così al riparo da futuri contenziosi (es. assumere incarichi sottoscritti evitando “incarichi orali” o “contratti verbali”, contestare vizi per iscritto e nei termini che la legge richiede in ragione delle varie tipologie contrattuali: appalto, contratto d’opera, vendita). “E’ questa la funzione principale dello sportello: – spiega Paolo Ciotti, Direttore Provinciale Cna – offrire un servizio volto ad indurre le aziende e gli utenti a cercare di prevenire, piuttosto che curare quando ormai è troppo tardi. La crisi ha fatto emergere il vero dramma, quellodella sopravvivenza. In pochi mesi siamo passati da zero imprese che si rivolgevano allo sportello di tutela legale a decine ogni mese. Ed il trend è in forte crescita. Il servizio va incontro alle esigenze degli artigiani e dei piccoli imprenditori che sono le categorie più deboli e meno tutelate di fronte alla crisi. Mettiamo a disposizione delle nostre imprese uno strumento utile”.
Ma chi si rivolge allo sportello? “Più della metà sono imprese individuali, artigiani e lavoratori autonomi – analizza ancora Colomban – circa il 40% sono società di capitali e di persone”. E c’è chi, come anticipato, si trova nella posizione debitoria: “Nel caso in cui, invece, l’associato o l’utente debitore abbia legittime e valide pretese nei confronti del proprio “creditore” lo sportello utilizza tutti gli strumenti legali volti a tutelare le ragioni degli assistiti. Lo sportello – ci tengo a precisare – non aiuta i debitori a non rispettare gli impegni, assiste le imprese nella tutela dei suoi diritti. Questo deve essere chiaro”.
Un servizio, quella della Tutela Legale, che Cna sta pensando di attivare anche in Lunigiana, presso la sede di Aulla. “Stiano valutando l’opportunità di potenziale uno strumento che – conclude Ciotti – si sta rivelando importantissimo in questa fase per le nostre imprese”.