Dopo 20 giorni di riflessione, ecco la pagella definitiva ai candidati sindaco firmata da Legambiente Carrara e frutto del dibattito organizzato dall’associazione lo scorso 13 aprile al Teatro Garibaldi. La valutazione, espressa con un punteggio da 1 a 10, vuole tradurre in numeri il livello di “vicinanza” alle posizioni di Legambiente sui temi della serata, ovvero marmo, villa Ceci, porto, rifiuti e sostenibilità ambientale. A guidare il quartetto dei primi della classe c’è Antonio Biggi della Lega Nord che ha incassato un 8,7 grazie alle risposte su Villa Ceci, Porto e raccolta differenziata. Secondi a pari merito con 8,6 Nicola Franzoni di Fli e Matteo Martinelli del Movimento5Stelle: Franzoni, spiega l’associazione, ha “brillato particolarmente sulle domande relative al marmo e alla portualità”, mentre Martinelli è stato in linea con Legambiente su marmo, rifiuti e porto. Terza con 8,3 Cladia Bienaimè, di Carrara Bene Comune, che ha ottenuto il massimo dei voti su porto e certificazione ambientale, ha risposto bene su marmo e Villa Ceci ma è caduta sulla  raccolta differenziata. Un voto più che discreto Legambiente lo assegna anche a Cesare Micheloni, di Io Amo Carrara, “uno dei pochi candidati a mostrare competenza sulla certificazione ambientale”, meno bene invece su rifiuti e Villa Ceci. Paolo Vannucci del Pcl e Lanmarco Laquidara del Pdl si guadagnano la sufficienza, incassando rispettivamente un 6,9 e un 6,4: Vannucci “ perché non ha dato risposte puntuali” e Laquidara perché pur andando bene su rifiuti e marmo, si è preso un’insufficienza grave su Villa Ceci e sul Porto. E veniamo ora alle note dolenti: è un’insufficienza, ma non grave, quella assegnata a Elvino Vatteroni di Io Voto Per Carrara che si ferma a 5,7 perché, spiega Legambiente, “non ha dato risposte puntuali”.  Dalla sufficienza sfiorata di Vatteroni si precipita poi in due insufficienze decisamente gravi, una delle quali peraltro illustre: ultimo della classe è Giuseppe Costa, di Caccia e Ambiente, che lasciando quasi interamente in bianco la dichiarazione di impegni e dando numerose risposte generiche si becca un 2,9. Meglio, ma di poco, fa il sindaco uscente, Angelo Zubbani sostenuto da 6 partiti di centro sinistra  e da una lista civica: a lui va un misero 3,9: Legambiente al riguardo precisa che avendo chiesto ai candidati di assumersi impegni rigettati dalle recenti amministrazioni ovviamente Zubbani partiva sfavorito. Ad aggravare la bocciatura del sindaco uscente, la mancata compilazione della dichiarazione di impegni, e i voti su marmo, Villa Ceci e porto.