Ha “dimenticato” di presentare la dichiarazione dei redditi per due anni e quando la finanza è andata a spulciare le carte ha scoperto un’evasione totale di un milione e 200mila euro. Protagonista del “colpaccio” è un 57enne di Carrara titolare di una ditta di impianti elettrici chiusa nel 2011, che gravitava intorno alla Erre Erre spa. I redditi che il titolare della ditta si era “dimenticato” di dichiarare ammontavano alla cifra da capogiro di un milione e 200mila euro di redditi ai fini Irpef e Irap. Al capitolo Iva mancavano poi all’appello 150mila euro, anche questi non pagati, più omessi versamenti di ritenute per 12mila euro. Il titolare è stato stato segnalato agli uffici finanziari, con i quali dovrà definire le pendenze fiscali, pagando le imposte dovute, le sanzioni e gli interessi previsti, che possono arrivare fino al doppio rispetto alla quota evasa. Ma non è finita qui. L’uomo è stato anche denunciato alla Procura di Massa per omessa dichiarazione e rischia una condanna penale prevista per chi evade imposte oltre la soglia di 30mila euro. Il suo è il primo caso in provincia di denuncia penale per evasione dopo che il governo Monti ha dimezzato la soglia di punibilità, da 77.468,53 euro a 30mila.