Ancora una spericolata fuga per le vie di Marina di Massa e, ancora una volta, i Carabinieri si sono dimostrati dei guidatori più capaci e smaliziati degli improvvisati Schumacher. Questo pomeriggio è stato un ragazzino massese di 23 anni, uno studente che non ha mai avuto problemi con la giustizia, appassionato di motociclismo, a mettere alla prova la pattuglia della Radiomobile. Il ragazzo si era recato domenica a Bergamo per una vera gara di velocità, e aveva “preparato” la sua Yamaha 600 R6, un vero bolide, togliendoli tutto ciò che non era necessario in pista e che costituiva solo un impedimento. Via quindi specchietti, frecce, luci e, ovviamente, targa. Oggi ha ben pensato di farsi un piccolo giro, sentendosi anche sicuro dell’immunità garantita dalla mancanza della targa, e quando ha incrociato l’Alfetta dei Carabinieri ha creduto di poterli facilmente seminare, e ci ha provato per oltre 7-8 km, facendo sorpassi, bucando semafori e compiendo manovre alla “Fast & Furios”, ma alla fine ha dovuto arrendersi all’esperienza e all’abilità dei militari che sono riusciti a bloccarlo senza causare alcun incidente e che hanno letteralmente consumato il blocco delle contravvenzioni per contestargli tutte le mancanze commesse. Ma i guai per il ragazzo, che ha giustificato il suo gesto solo con la paura di essere contravvenzionato, non finiranno qui: l’aver messo in pericolo la vita degli altri utenti della strada, e degli stessi Carabinieri, comporterà anche una denuncia per Resistenza a Pubblico Ufficiale, un reato che prevede una pena tra i sei mesi ed i cinque anni di reclusione.