Il Comitato Ugo Pisa condivide il contenuto della lettera inviata da parte di alcune associazioni ambientaliste alle istituzioni competenti in materia di erosione.

La questione del processo erosivo, che riguarda le nostre coste, dovrebbe essere ricollegata a tutti quei progetti previsti in zone “a rischio” e la mancanza di coordinamento tra le istituzioni interessate rischia di generare l’ennesimo spreco di risorse pubbliche.

Le associazioni, che hanno firmato la lettera, chiedono un progetto che riguardi complessivamente tutta la costa dal fiume Magra al Serchio e noi come Comitato chiediamo che il progetto di riqualificazione della colonia e del parco Ugo Pisa tenga conto del contesto territoriale nel quale si trova.

In questo progetto, infatti, manca qualsiasi riferimento al problema dell’erosione che riguarda inconfutabilmente anche l’Ugo Pisa; manca un qualsiasi accenno alla crisi climatica, che innegabilmente sta colpendo anche il nostro territorio; e manca in generale una visione di insieme che potrebbe aiutare a trovare soluzioni alternative anche ad altre problematiche che riguardano la nostra città.

Ad esempio: rivalutare come “risorsa” gli scarti delle cave, che sono abbandonati nei fiumi o nei ravaneti, permetterebbe di gestire insieme temi come la manutenzione dei fiumi e la gestione dei rifiuti delle cave.

Possibile che non si riesca ad avere una visione più ampia nella gestione del territorio?

Chiediamo ancora una volta all’amministrazione di fermarsi e di ragionare per un utilizzo migliore di quei fondi PNRR che dovrebbero costituire la rampa di accesso verso il futuro, un futuro in cui dovremo entrare pronti per riconoscere e risolvere le sfide che verranno.

Lo chiediamo come cittadini che si sentono responsabili per le scelte che, fatte oggi, ricadranno su chi verrà dopo di noi.

Comitato Ugo Pisa

(CAI, Italia Nostra, Legambiente, Arci 31 Settembre, Amici Ronchi e Poveromo, Assiolo)