L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Sezione Operativa Territoriale Marina di Carrara e la Sezione
Operativa Navale della Guardia di Finanza di Marina di Carrara, in applicazione del Protocollo d’intesa tra le due amministrazioni, da una analisi dei rischi locale hanno individuato una unità da diporto battente bandiera extracomunitaria, per la quale è stato necessario accertare la corretta destinazione doganale.
La ricostruzione storico documentale dei vari passaggi di proprietà dello yacht è risultata particolarmente
articolata, in quanto lo stesso è stato ceduto, nel corso di vari anni, tra varie società prima unionali e
successivamente extraunionali.

L’attività info-investigativa condotta ha portato a dimostrare che lo yacht non è mai uscito dal territorio
dell’Unione Europea. Pertanto, l’ultima operazione di compravendita, effettuata tra due società extracomunitarie non aventi stabile organizzazione nel territorio dello Stato, doveva essere assoggettata al pagamento dell’imposta sul valore aggiunto.
La società cessionario extra-UE (attuale proprietario) ha dovuto regolarizzare tardivamente l’irregolare fattura ricevuta dal cedente, con l’applicazione di una sanzione amministrativa di 231.000 euro, ai sensi dell’art. 6 comma 8 del D. Lgs. 471/1997.
Il contrasto alle frodi doganali è fondamentale per preservare le risorse del bilancio dell’Unione Europea e dello Stato, in quest’ottica la collaborazione tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza, con la condivisione del patrimonio informativo, ha consentito di addivenire a virtuose sinergie con evidenti e positivi risultati.