Il Comune di Massa si trova a fronteggiare una doppia sconfitta legale dopo che il Tar ha accolto due ricorsi gemelli presentati dall’ex dirigente Giacomo Mannocci e dall’attuale dirigente Fernando Della Pina. Entrambi i casi, basati su motivazioni parallele, obbligano il Comune a fornire tutta la documentazione richiesta dai ricorrenti, pena la nomina di un commissario ad acta.

Il Caso Mannocci

L’avvocato Giacomo Mannocci, già dirigente dell’istruzione, sport e cultura presso il Comune di Massa e attualmente in servizio al Comune di Verona, ha contestato il diniego di accesso agli atti confermato dal segretario del Comune il 17 e 27 novembre 2023. Le richieste di accesso agli atti risalivano al 9 agosto e al 6 settembre 2023. Mannocci, difeso dall’avvocato Luca Nocco, ha chiesto anche il risarcimento dei danni per il ritardo nella presentazione dei documenti.

Nella sentenza, si sottolinea che l’avvocato Mannocci ha prestato servizio a Massa dal 14 marzo al 9 settembre 2022, quando il Comune ha rescisso il contratto per mancato superamento del periodo di prova. A seguito di ciò, Mannocci ha promosso un contenzioso dinanzi al Tribunale di Massa in funzione di giudice del lavoro. Il 9 agosto 2023, ha presentato una prima istanza di accesso agli atti relativi al giudizio negativo espresso dal Nucleo di valutazione del Comune, che è stata negata il 5 settembre 2023. Dopo un ulteriore diniego, Mannocci si è rivolto al Difensore civico regionale, che ha sollecitato il Comune a riesaminare l’istanza, senza successo.

Il Comune ha infine fornito alcuni documenti l’8 maggio e altri prima della camera di consiglio del 27 giugno 2024. Tuttavia, il Tar ha stabilito che Mannocci ha diritto di accedere a tutta la documentazione pertinente al giudizio negativo, ordinando al Comune di rilasciare ogni atto residuo entro quindici giorni, pena la nomina di un commissario ad acta. La richiesta di risarcimento danni è stata per ora respinta.

Il Caso Della Pina

Speculare la sentenza per l’ingegner Fernando Della Pina, dirigente del Settore Lavori Pubblici, Protezione Civile e Patrimonio del Comune di Massa dal 12 novembre 2021. Successivamente assegnato al Settore Edilizia Privata, Della Pina ha contestato il nuovo incarico promuovendo un contenzioso dinanzi al Tribunale di Massa. Anche lui ha ricevuto una valutazione negativa per il 2022 e ha richiesto l’accesso agli atti, negato il 17 novembre 2023.

Anche per Della Pina, difeso dall’avvocato Luca Nocco, il Tar ha ordinato al Comune di rilasciare tutta la documentazione pertinente entro quindici giorni, pena la nomina di un commissario ad acta. Come nel caso di Mannocci, il Comune dovrà pagare 4.000 euro oltre agli accessori di legge.

Conclusione

Le due sentenze rappresentano un colpo significativo per il Comune di Massa, che si trova costretto a rivedere la propria gestione degli accessi agli atti e a confrontarsi con le spese processuali imposte dal Tar. La vicenda sottolinea l’importanza della trasparenza amministrativa e il diritto dei dirigenti di accedere alla documentazione che li riguarda, soprattutto in contesti di valutazioni negative e contenziosi legali in corso.