Tutto pronto per la stagione del porcino, anche se quest’anno è partita più lentamente del solito.

Le recenti piogge e l’estate calda hanno alimentato l’attesa tra i cercatori, desiderosi di immergersi tra i boschi di castagni e faggi alla ricerca del prezioso fungo. Tuttavia, le condizioni meteo poco favorevoli stanno rallentando la raccolta, costringendo i cercatori a tenere d’occhio il cielo in attesa di condizioni migliori.

In Lunigiana e nel territorio apuano, molti appassionati del fungo stanno già perlustrando le aree boschive, anche se la raccolta risulta ancora limitata. Nei Comuni di Zeri, Pontremoli, Mulazzo, Filattiera e Tresana, situati nella Zona II soggetta a restrizioni per la Peste suina africana, i cercatori devono rispettare rigide regole imposte dalla Commissione europea. Queste includono la sosta in piazzuole apposite, il cambio delle calzature al termine delle escursioni e la segnalazione di eventuali cinghiali morti.

Nonostante le difficoltà, alcuni cercatori hanno già scoperto piccole quantità di funghi, abbastanza per rifornire i ristoranti della zona, che vedono un afflusso crescente di buongustai. Durante l’ultimo weekend, trattorie, ristoranti e agriturismi della zona sono stati presi d’assalto da clienti ansiosi di assaporare piatti a base di funghi porcini, elemento centrale della cucina locale. Dai classici risotti e tagliatelle, fino a scaloppine ai porcini e funghi fritti, le opzioni sono infinite.

Per chi intende avventurarsi nella raccolta, è importante sapere che in Toscana è obbligatorio avere un’autorizzazione regionale, che varia in costo a seconda della durata e della residenza del richiedente. Inoltre, in Lunigiana, ci sono riserve gestite da associazioni dove è possibile raccogliere funghi con regolamenti specifici.

Il porcino non è solo un prodotto culinario, ma un simbolo delle tradizioni locali, in grado di attirare turisti e valorizzare il territorio. Tuttavia, raccogliere funghi può essere pericoloso, soprattutto per chi si avventura in solitaria o senza l’equipaggiamento adeguato. È fondamentale seguire alcune semplici regole di sicurezza, come non addentrarsi da soli nei boschi e portare sempre un cellulare e indumenti adatti.

In conclusione, la stagione del fungo porcino è appena iniziata, ma promette già di trasformarsi in un vero e proprio festival che unisce tradizione, gastronomia e sicurezza.