L’iniziativa è promossa dalla presidenza del consiglio comunale di Lucca, insieme al Comitato Nazionale per Don Lorenzo Milani Profeta di Dio.

Grande festa a Lucca per la chiusura del Centenario della nascita di Don Lorenzo Milani. La presidenza del consiglio comunale di Lucca, che promuove l’iniziativa, aveva infatti fatto sua la proposta del Comitato Nazionale per Don Lorenzo Milani Profeta di Dio, di ricordarlo.


Per questo, sabato 7 settembre alle 17.00, presso il complesso museale della Casa del Boia, con il patrocinio del Comune di Lucca si svolgerà questo ricordo a tutto tondo del priore di Barbiana.
Il programma. Il sindaco Mario Pardini porterà il suo saluto agli intervenuti, mentre Enrico Torrini, presidente del consiglio comunale, coordinerà gli interventi.

Tratteranno le tematiche associate alla figura di Don Lorenzo Milani: Francolino Bondi, già presidente del consiglio comunale di Castelnuovo di Garfagnana, Manrico Casini Velcha, studioso di Don Lorenzo Milani, Alessandro Mazzerelli, testimone delle “profezie” di Don Lorenzo Milani e autore del libro “Il Sogno di Don Milani” del 2024, edito da Lef, grazie all’interessamento di Giannozzo Pucci. Nel corso dell’incontro saranno lette anche alcune riflessioni dall’attrice Michela Innocenti. Presenterà l’iniziativa il giornalista Emanuele Piccini. Francolino Bondi “che con spirito di abnegazione ha sostenuto la difesa del vero Fondatore di Barbiana” sarà insignito di un riconoscimento. Seguirà un momento conviviale. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.

“È molto importante la presenza a Lucca di Alessandro Mazzerelli per chiudere i festeggiamenti  dei 100 anni dalla nascita di Don Lorenzo Milani – ha dichiarato il presidente del consiglio comunale Enrico Torrini – . Egli, da quando conobbe Don Milani, si è impegnato con eventi culturali, presentazioni di libri e seminari per ricordare  l’importante impegno del sacerdote che contribuì a riscattare molti giovani dalla loro particolare condizione sociale. Il sogno di Don Lorenzo, edito da Libreria Editrice Fiorentina, la storica casa editrice che da sempre pubblica le opere del noto sacerdote e pedagogista, racconta dell’incontro che l’autore ebbe con il priore di Barbiana. Da quell’incontro nacquero interessanti spunti riflessivi di cui Mazzerelli è ancora oggi testimone.

I due ebbero modo di confrontarsi su alcune tematiche importanti: aspetti associati a famiglia, lavoro, scuola, religione, politica. In quella occasione Don Milani consegnò al giovane Mazzerelli il cosiddetto Decalogo di Barbiana, un manifesto etico rivolto a chi è impegnato politicamente, che se fosse davvero applicato integralmente molte situazioni sociali del vivere quotidiano potrebbero essere cambiate in meglio. Degni di nota anche altri temi di questo storico incontro, come il comunismo e le foibe, associate all’esodo istriano-giuliano-dalmata, o la famiglia, che nell’era della secolarizzazione rischiava di essere minata nei suoi fondamenti. Mazzerelli dopo aver conosciuto il sacerdote non ha potuto fare a meno di dedicarsi a testimoniare e a far sì che la portata pedagogica, politica e religiosa espressa dal parroco e insegnante fosse rivelata nella sua autenticità”.

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