La scelta del sindaco Persiani di trasferire il mercato settimanale lungo il viale Roma ha suscitato la contrarietà di molti soggetti:

la stragrande maggioranza di ambulanti, tra i 139 che gestiscono i banchi presenti al mercato e, per altre comprensibili motivazioni, commercianti con attività fisse nel centro città e residenti del viale Roma. Alle loro voci, inoltre, si associa l’opposizione di tanti cittadini, associazioni di categoria del commercio e la critica delle forze politiche che siedono sui banchi dell’opposizione in consiglio comunale.

Ma per l’amministrazione di destra che governa la città le ragioni di chi si oppone non meritano ripensamenti; il Sindaco tira dritto e parla, senza alcun imbarazzo, visto le tante contrarietà manifestatesi, di atto frutto di concertazione. Il richiamo alla concertazione, ben oltre le retoriche evocazioni puntualmente disattese, diviene allora il delirio di una narrazione che si illude di chiudere così il confronto e, siccome tale affermazione non regge al dato di realtà, alla scelta messa in atto si attribuisce la natura di “spostamento sperimentale”. Ma un’esperienza temporanea del mercato lungo il viale Roma c’è già stata, e quella sì secondo un tempo determinato e per una chiara motivazione, realizzare i lavori finalizzati a liberare le piazze del centro città dalle auto.

Oggi, invece, le motivazioni si fanno risalire, a corrente alternata, dapprima alle vincolanti prescrizioni dei Vigili del Fuoco e poi all’idea che la città si dovrà sviluppare con nuove opere pubbliche (non meglio indicate e chissà poi perché) che verrebbero compromesse dalla permanenza del mercato nel centro storico. Ciò che invece appare certo è il fatto che la volontà di spostare il mercato finirà per incidere negativamente sul tessuto commerciale e “l’economia cittadina”, aspetti che non possono certo essere sottovalutati. Le scelte di cui la città ha davvero bisogno sono allora quelle frutto di un confronto vero, aperto, ponderato e rispettoso della capacità di fare spazio all’ascolto, sapendo che per condividere davvero occorre saper mettere in conto anche la possibilità di riconsiderare scelte sbagliate.

Stefano Alberti

Consigliere Comunale

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