Resa nota anche la location: l’ex laboratorio di marmo, oggi tempio della Des’Art Danza di Avenza. Le premiazioni sono in programma sabato 23 novembre alle ore 16.00.
Un ponte culturale tra la città di Carrara ed il resto del mondo. E’ questa l’ambizione del premio Anita Fiaschi Città di Carrara, il riconoscimento ideato da Emma Castè, direttore artistico di tanti eventi culturali, curatrice e restauratrice da anni impegnata nel valorizzare e dare lustro agli uomini e alle donne che onorano con le arti, il linguaggio e le parole, Carrara, la sua storia, le sue radici, la sua prospettiva.
Definita la location itinerante che taglia il traguardo della sesta edizione: non un teatro, nemmeno la classica sala istituzionale, ma un’ex laboratorio del marmo, la sede della Des’Art Danza di Alex Bordigoni e Elena Giarratana ad Avenza, proprio a fianco della Torre di Castruccio. Un luogo che vive di arte e che incarna la voglia ed il bisogno di far conoscere spazi ed ambienti inediti e sempre diversi. Il premio, lo ricordiamo, trae la sua ispirazione dal personaggio di Anita Fiaschi, prima donna diplomata all’Accademia delle Belle Arti di Carrara sotto la guida dei maestri Carlo Fontana ed Arturo Dazzi e scultrice di “professione” come riportano i suoi documenti. “La sua figura è ancora oggi rivoluzionaria. La sua è stata una vita nuotando controcorrente sfidando gli stereotipi, anticipando i tempi, riscrivendo la storia della scultura. – spiega Emma Castè – Il suo personaggio merita un posto di primo piano: questo premio è dedicato a lei e a tutte le donne e gli uomini che vanno oltre gli steccati ed i déjà-vu”.
Sono diciotto i candidati, tre per ciascuna delle sei sezioni previste dal regolamento del premio (narrativa, giornalismo, architettura/designer/tecnologia, teatro/musica, cinema/video/televisione e arte), che ambiscono al premio. I loro nomi sono stati ufficializzati ad un mese esatto dal giorno delle premiazioni che si terranno sabato 23 novembre alle ore 16.00. Tutti i candidati hanno un comun denominatore: amano Carrara e ne sono ambasciatori anche se non sempre ci sono nati. Ma ne hanno parlato, scritto, detto; l’hanno fatta vedere, raccontata, ricordata. Il premio è organizzato dall’associazione PolArtis di cui è Presidente Nicola Giannotti con il patrocinio del Comune di Carrara e il sostegno di Ambiente Spa e Rotary Carrara Massa.
Nella sezione narrativa troviamo le pubblicazioni “Utrum e altri racconti” di Matteo Nerbi (edizioni GFE di Roma); “La teoria delle Lune d’Acqua” di Stefano Siani (editore Scatole Parlanti); “Ada come tante” di Rita Bonini (Edizioni Helicon); sezione giornalismo: Massimo Braglia (capo redattore Il Tirreno Massa Carrara), Massimo Canino (Mediaset), Manuela D’Angelo (Ansa e Corriere Fiorentino); sezione Architettura, Designer e Tecnologia: Ugo Cacciatori (designer), Studio Formart Studio d’Artedi Simone e Andrea Dell’Amico; Duomo di Carrara; sezione Teatro e Musica: Clacson Beauty musical; Annamaria Ceccarelli (attrice), Rachele Valentini (pianista); sezione Cinema, Video e Televisione; Donatella Diamanti (sceneggiatrice), Claudio Menconi (Chef), Fabrizio Cattani (regista); sezione Arte: Antonietta Bandelloni (divulgatrice alterego di Michelangelo), Maria Mattei (ricercatrice), Paola Bombardi (ricercatrice).
A fianco dei sei vincitori, uno per ciascuna sezione, saranno consegnate quattro menzioni speciali che saranno comunicate solo una settimana prima delle premiazioni insieme ai componenti della giuria della sesta edizione.