Con 19 voti a favore e 12 contrari, il Consiglio comunale di Massa ha approvato la variante Sogegross, che consentirà l’apertura di un punto vendita all’ingrosso all’angolo tra via Massa-Avenza e via degli Oliveti, in zona industriale.

La modifica ha suscitato forti critiche, soprattutto per il cambio di destinazione d’uso e per le possibili conseguenze sull’economia locale, soprattutto per i grossisti e l’industria. Tuttavia, la maggioranza ha sostenuto la variante, promuovendo la prospettiva di nuovi posti di lavoro e valorizzazione della zona industriale.

La seduta consiliare è stata tesa fin dall’inizio, con polemiche sulla procedura. Alcuni consiglieri di minoranza, tra cui Stefano Alberti del PD e Dina Dell’Ertole, hanno contestato la modalità di lettura delle osservazioni, considerata lesiva della trasparenza e della partecipazione cittadina. Durante il dibattito, il centro-sinistra ha evidenziato i pareri negativi espressi da Regione, Provincia e vari enti di categoria, come Confartigianato, Confcommercio e i sindacati. “La variante rischia di privare le imprese locali degli spazi necessari e danneggiare il commercio locale”, ha sottolineato Daniele Tarantino del PD.

A difesa della variante, Alessia Casotti di Forza Italia ha spiegato che la trasformazione delle aree di bordo in spazi commerciali contribuirà a ridurre l’impatto ambientale e a rendere la zona più vivibile. Paolo Balloni e Filippo Frugoli della Lega hanno ribadito che l’introduzione di un nuovo grossista offrirà maggiori opportunità per il commercio al dettaglio, mantenendo il servizio di vicinato.

Contrarie invece le posizioni di Fratelli d’Italia e Noi Moderati: Massimo Evangelisti e Marco Guidi hanno ribadito che l’area avrebbe dovuto valorizzare l’industria nautica, evitando nuovi insediamenti commerciali. “Avremo preferito un’attesa per il nuovo Piano strutturale, anziché intaccare l’equilibrio economico locale,” ha commentato Lorenzo Pascucci di Noi Moderati.

La decisione, che ha mostrato divisioni nel centrodestra locale, lascia aperto il dibattito sulla gestione futura della zona industriale e sui suoi effetti per l’economia di Massa.

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