Aveva bisogno urgente di una ricetta medica ma si è ritrovato davanti a un distretto sanitario deserto. È quanto accaduto lunedì di Pasquetta a un 50enne massese che, non riuscendo a contattare il proprio medico curante, ha chiamato la guardia medica. Al telefono gli è stato indicato di recarsi alla sede di Avenza. Ma una volta arrivato, la brutta sorpresa: nessun medico presente, ambulatori vuoti e nessuna assistenza disponibile.
Il cittadino, come altri utenti apuani nella stessa situazione, ha trovato il distretto sì aperto, ma completamente privo di personale sanitario. Qualcuno ha anche girato un video, poi pubblicato sui social e successivamente rimosso su richiesta dell’Asl. Nel filmato si vedevano locali deserti, computer accesi e ricettari visibili sui tavoli: un’immagine che ha suscitato preoccupazione e acceso un acceso dibattito online.
. Le polemiche non si sono fatte attendere, sollevando interrogativi sulla gestione del servizio di continuità assistenziale durante i festivi.
A chiarire la situazione è intervenuta l’Asl Toscana Nord Ovest con una nota ufficiale: «Nel giorno di Pasquetta, la sede di continuità assistenziale di Avenza non era coperta da medici, come può accadere in alcuni giorni festivi. Tuttavia – precisa l’azienda – sulla porta erano affisse le indicazioni operative e le modalità corrette di contatto».
L’Asl ha ribadito che per le cure non urgenti è attivo il numero unico 116117, attraverso il quale gli operatori possono indirizzare i cittadini verso le sedi effettivamente operative, evitando spostamenti inutili.
Per quanto riguarda la porta del distretto rimasta aperta, l’azienda ha spiegato che la struttura era comunque in funzione per il personale infermieristico dedicato all’assistenza domiciliare, operativo anche nei giorni festivi..
L’Asl condanna fermamente la diffusione del video, definendolo una «violazione della proprietà dei locali» e una «rappresentazione distorta della realtà». Il filmato, ritenuto diffamatorio, è stato rimosso su richiesta dell’azienda sanitaria, che ha affidato al proprio dipartimento legale il compito di valutare eventuali azioni a tutela dell’immagine e degli operatori, anche in riferimento ad alcuni commenti offensivi ritenuti lesivi oltre il limite della libera critica.
La vicenda ha comunque acceso i riflettori sull’organizzazione dei servizi sanitari nei giorni festivi, e sulla necessità di una comunicazione più chiara e puntuale per i cittadini che si trovano in difficoltà.