A livello regionale Italia Nostra confida nelle decisioni della Sovrintendenza e sostiene che l’idea di Cattelan, lungi dal rianimare culturalmente la città, costituirebbe un’offesa al sentimento di identità Nazionale e alle tradizioni della Città: un affronto all’Italia qual è e quale la pensò Mazzini. Diametralmente opposte le ragioni del coordinamento comunale del Prc, per il quale, se le intenzioni dell’artista sono quelle di “provocare”  simbolicamente, alludendo al fatto che la seconda repubblica sia basata sull’intreccio tra affari e politica, di attacco alla Costituzione, demolizione dei più elementari diritti e attacco alle condizioni di vita di milioni di lavoratori, pur non condividendo la sostituzione, i suoi aderenti dichiarano di poter riconoscerle un senso. Se al contrario però l’operazione, indipendentemente dal sito prescelto, dovesse alludere ad un processo di riabilitazione e di revisionismo ammantato d’arte, Rifondazione tiene ad esprimere  il proprio disaccordo: Bettino Craxi ricordano gli aderenti al partito, sarebbe uno dei protagonisti di tangentopoli, colui che avrebbe praticato una politica antisindacale, e che con il decreto di San Valentino avrebbe cominciato la sciagurata riduzione dei salari che oggi pagheremmo tragicamente. Craxi infine, verrebbe oggi beatificato perchè vero precursore di Berlusconi, sulla strada della demolizione della democrazia costituzionale in Italia. Per catalizzare l’attenzione dei media su Carrara invece, Rifondazione propone un atto che ritiene di vera controtendenza: un monumento alle vittime del capitalismo, operai, pensionati, precari, studenti, popoli costretti alla guerra, alla fame e a migrazioni forzate, nonché all’ambiente, depredato e inquinato. Per legarsi maggiormente al territorio infine dichiarano, basterebbe leggere i dati del Rapporto sull’economia della Camera di Commercio, e realizzare un monumento agli avvoltoi che depredano le nostre montagne, rifiutandosi addirittura di pagare una misera “tassa marmi”.