La sovrintendenza dei beni culturali ha detto no al progetto delle scale mobili di accesso al castello Malaspina. L’opera, si legge nel documento inviato al comune di Massa, per le sue caratteristiche è incompatibile con la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico-monumentale e paesaggistico della collina. Dal ministero arrivano inoltre chiarimenti procedurali visto che l’amministrazione sostiene la legittima acquisizione del parere favorevole preliminare. La soprintendenza non ha mai partecipato alla conferenza dei servizi per la mancanza della data di convocazione; ma se anche manca il parere preventivo o l’autorizzazione la soprintendenza spiega di poter svolgere l’istruttoria endoprocedimentale. La proposta progettuale inviata dall’amministrazione dice ancora il ministero è carente sotto tutti i punti di vista; manca un elemento indispensabile per gli interventi di restauro come l’acquisizione del rilievo e delle indagini conoscitive dei luoghi e manufatti coinvolti nel progetto. Il grafico ricevuto dalla soprintendenza riporta invece le scale mobili come se dovessero essere realizzate su un terreno pianeggiante e senza alcuna caratterizzazione paesaggistica o architettonica. In sostanza il comune di Massa non ha presentato il progetto preliminare, ma solo un’idea progettuale che, si legge sul documento, non prende in considerazione le complesse problematiche costruttive. Da un sopralluogo effettuato dal soprintendente ad interim Agostino Bureca sembrerebbe inoltre che la scala in un tratto trapassi le mura del castello, mentre l’altra parte di collina sarebbe stravolta. Tutti motivi che hanno determinato il parere negativo del ministero dei beni culturali.