“La polemica sulle responsabilità del caso Dragoi è veramente sterile, poiché purtroppo questa realtà rappresenta solo la punta di un iceberg di un emergenza abitativa che nel solo Comune di Carrara è molto rilevante”. Questo si affermava ieri dal Sunia, ricordando le 500 domande per edilizia sociale e le 400 per contributo in conto affitto. Troppe le lamentele di famiglie e associazioni che si sarebbero rivolte ai servizi sociali ricevendo risposte inadeguate o peggio atteggiamenti arroganti ed autoritari. Il Sunia inoltre suggeriva all’Amministrazione di dotarsi di almeno 20 alloggi per le emergenze, nonché predisporre contratti calmierati con privati ed enti per assegnarli a famiglie in difficoltà ed affermava: “L’Assessore alla casa non ha svolto il ruolo che gli compete e si perde in polemiche personalizzando i casi e prendendosela con i più deboli”. L’Amministrazione, puntualmente, oggi risponde, asserendo di respingere con fermezza ogni critica espressa sull’operato del settore alle Politiche Sociali e tenendo al contrario a sottolineare l’ottimo lavoro svolto dagli uffici, che avrebbero operato con accuratezza e puntualità. “A partire dal 2007 ad oggi è stato possibile procedere alla assegnazione di ben 72 alloggi di edilizia popolare, cogliendo un risultato importante, se si pensa che è stato ottenuto utilizzando il patrimonio edilizio esistente e senza poter beneficiare di finanziamenti concessi dallo Stato per nuove edificazioni”. Questo si legge nel comunicato amministrativo, ricordando i cinque milioni di Euro ottenuti dalla regione per la demolizione e la ricostruzione del complesso di Caina, ma dimenticando la mancata partecipazione al bando regionale per i finanziamenti utilizzabili per la ristrutturazione di alloggi popolari. Si prosegue poi elencando le cose fatte: l’assegnazione di 54 alloggi a titolo definitivo, 8 a soggetti svantaggiati, 9 a titolo provvisorio per il superamento dell’emergenza del complesso di Caina; sempre per rispondere all’emergenza abitativa sarebbero stati realizzati anche due alloggi presso la Caritas di Marina di Carrara e con una convenzione con l’Erp, resi disponibili tre  appartamenti nel complesso del San Giacomo. Sarebbero quindi quelli del Sunia, attacchi irricevibili e strumentali poiché, si afferma nel comunicato, “non può essere messo in dubbio l’impegno dell’Assessore e della Dirigente. Inconfutabile inoltre l’attenzione al problema e i risultati raggiunti in una situazione di emergenza che non è nata negli ultimi mesi, come qualche anima candida vorrebbe far credere”. L’Amministrazione insomma comprenderebbe meglio e prima di chiunque altro la portata di un’emergenza generata dagli sfratti ma intenderebbe far rispettare diritti e regole che sarebbero stati talvolta interpretati ed applicati con una discrezionalità che ha generato prevaricazioni, senza che, come chi oggi si lamenta ed accusa, avesse avuto nulla da eccepire.