Care e cari,
finalmente si torna a discutere insieme. I mesi della chiusura totale e delle riunioni da remoto sono alle spalle. Dobbiamo ringraziare il vaccino, il sistema sanitario pubblico e il buon senso degli italiani che, uniti alla determinazione dei progressisti nel tenere la barra dritta del rispetto delle regole suggerite dalla comunità scientifica, hanno fatto si che si aprisse una fase di speranza, rinascita e crescita.
Torniamo a discutere, torniamo a confrontarci, convinti che l’esperienza collettiva che abbiamo attraversato ha lasciato certamente una scia di morte e dolore, ma ci ha insegnato che la solidarietà tra le persone è una condizione necessaria per superare i momenti di crisi anche acuta.
Alla luce della situazione attuale riteniamo come circolo che tornare a discutere, a celebrare il congresso, non significa e non deve significare necessariamente tornare a dividerci.
Dobbiamo invece tornare alla politica, per costruire uno schieramento di nuovo centrosinistra capace di cambiare e rilanciare il nostro territorio partendo dalla riconquista del governo nelle due città principali che, unita alla bella riconferma di Gianni Lorenzetti a Montignoso,e ad alcuni segnali incoraggianti dalla Lunigiana, può ricostituire quel quadro omogeneo indispensabile per un governo serio e moderno della nostra provincia.
Sono tre i concetti cardine che ora però devono guidare la nostra discussione: l’unità, la parità di genere e il rinnovamento, anche generazionale, del gruppo dirigente.
Raccogliere questa sfida è la condizione fondamentale per la costruzione di quella classe dirigente nuova e moderna utile come il pane al nostro territorio. Lasciamoci definitivamente alle spalle le posizioni pregiudiziali, i personalismi,la vecchia ed inconcludente politica dei tesseramenti gonfiati, delle invidie e concentriamoci alla definizione di un programma fatto di scelte politico-programmatiche chiare, innovative ed omogenee. Raccogliamo il testimone delle idee e raccogliamo intorno ad esse,le energie migliori della nostra società per superare molti limiti storici del nostro sistema di sviluppo e per lavorare a quella riconversione ecologica che risponda alle emergenze ambientali, economiche e sociali. Usciamo dal dibattito che abbiamo riprodotto negli anni addietro, cogliamo l’occasione che i temi messi in campo nel percorso avviatosi con l’elezione di Enrico Letta alla guida del PD, ci offre. Abbiamo il dovere dell’unità, quello del rispetto del mandato che gli elettori di centrosinistra ci concedono e cerchiamo di essere coerenti con quello che a parole sosteniamo da tempo. Costruiamo coerenza fra parola e azione.
In occasione della precedente fase congressuale l’assemblea dei delegati, su iniziativa del nostro circolo, approvò un OdG che fu assunto anche dal candidato a segretario prima dell’elezione.
Lo riproponiamo integralmente perché riteniamo che quegli obiettivi politici siamo rimasti tali.
Oggi è ancora più urgente e necessario costruire un gruppo dirigente giovane, plurale che assuma la differenza di genere come valore;
ancor di più oggi abbiamo bisogno di un luogo aperto e fecondo che coinvolga la società civile per costruire una rete, che ci liberi dall’isolamento e soprattutto sia funzionale alla costruzione di un’alleanza ed un programma di governo.
Per questo oggi è tanto più urgente costruire un partito per molti che sia esercizio vero di democrazia e confronto superando un’idea del “meno siamo e meglio stiamo” che è funzionale alle aspettative di pochi e che inevitabilmente riproduce il partito delle divisioni e dei litigi e soprattutto minoritario.
Pensiamo sia utile confrontarci sulle idee,mettere in campo i temi. Schieriamoci liberamente su questo e non pregiudizialmente con uno e contro l’altro.
Coraggio confrontiamoci con questo spirito ed è con questa logica, libera ed unitaria, che proponiamo questo documento e all’interno di esso riprendiamo un OdG che fu assunto dal partito, su nostra proposta, nella precedente campagna congressuale.
Circolo di Bondano, Ricortola, Casone e Partaccia
Ordine del Giorno alla assemblea congressuale comunale del Partito Democratico di Massa del 29/09/2019
Le iscritte e gli iscritti del circolo PD di Bondano, Ricortola, Casone e Partaccia e i loro rappresentanti nella assemblea comunale del Partito Democratico di Massa di fronte alle dimissioni il segretario comunale Luca Perinelli esprimono una valutazione non positiva della conduzione del Partito di Massa in questi ultimi mesi.
Avremmo preferito che il vuoto prodotto dalle legittime scelte personali il segretario comunale oggi dimissionario, fosse stato colmato prima è meglio con un percorso condiviso tra i circoli, chiaro, senza scelte frettolose e vincolato ad un patto programmatico.
Purtroppo l’attuale fase politica è complessa e difficile e ciò ci spinge ad un maggiore senso di responsabilità che a nostro modo di vedere deve essere di tutti.
È innegabile infatti che il nuovo governo nato in Parlamento dall’alleanza tra la sinistra, il PD e il MoVimento 5 Stelle ha dato una giusta è necessaria risposta istituzionale ad un oggettivo pericolo di involuzione democratica rappresentato da Matteo Salvini e dalla propaganda della Lega e della destra estrema.
Si tratta però di un passaggio necessario è obbligato che che ora va tradotto in un’azione politica non solo da parte delle scelte di governo, ma anche da parte di tutti noi che dobbiamo ritornare ad un protagonismo tra le persone e nei territori.
Nella nostra città la situazione è oggettivamente più complicata che in altre parti della Toscana perché abbiamo subito una pesante sconfitta alle amministrative che ha comportato un oggettivo indebolimento del PD e di tutto il centrosinistra nella città.
Ma proprio per questo riteniamo che il tempo perso in questi mesi vada recuperato restituendo al Partito Democratico un nuovo protagonismo anche perché la scissione di Matteo Renzi con la creazione di Italia Viva porrà inevitabilmente, a tutti noi una sfida proprio sul terreno del riformismo.
È un’azione questa, necessaria, indispensabile da inserire nelle grandi difficoltà oggettive che ci circondano e pertanto sarebbe sbagliato se l’affrontassimo con elementi di divisione tra di noi. Tanto più che fra pochi mesi saremo chiamati ad una sfida fondamentale come quella delle regionali che per la prima volta vedono la nostra Toscana “contendibile” e quindi con un rischio vero e oggettivo che possa essere conquistata dalle destre.
Anche per questo è indispensabile che è Partito Democratico trovi la forza di non dividersi perché sarà più facile costruire una larga Alleanza di centrosinistra che sappia aprire anche un confronto costruttivo con civici e i 5 Stelle.
Quello che chiediamo però non è un unanimismo di facciata ma unità costruita e realizzata da un confronto serio e reale perché è soltanto dalla dialettica costruttiva fra diversi che si realizzano posizioni più avanzate.
Da qui la nostra richiesta a chi assumerà la guida del PD di Massa di farsi carico di questa esigenza e al contempo di promuovere un forte rinnovamento dei gruppi dirigenti, perché riteniamo che il protagonismo di tante ragazze e ragazzi che sono scesi in piazza, anche nelle nostre strade, per chiedere un nuovo modello di sviluppo e quindi una nuova società deve essere intercettato ed entrare a far parte a pieno titolo del nostro partito e dei suoi gruppi dirigenti.
Chiediamo insomma a chi si candiderà a divenire il segretario di Massa, di vestire anche i panni di promotore/valorizzatore e cioè di una persona che mette le sue conoscenze e le sue capacità per far nascere e crescere un nuovo gruppo dirigente di ragazze e di ragazzi che sappia proporsi come alternativa alle destre già alle prossime elezioni amministrative.
E’ per questo che proponiamo 5 punti per definire la cornice entro la quale dovrà muoversi il PD di MS :
1-Rinnovamento generazionale del gruppo dirigente;
2-Promuovere un cantiere programmatico aperto alla società un progetto in divenire che raccolga le proposte per la città futura;
3-Lavorare ad un partito di progetti, programmatico aperto e plurale che metta in campo innovazioni organizzative, sperimentando forme nuove e più aperte di associazione con l’obiettivo di costruire una rete che raccolga le persone e le energie migliori della nostra città;
4-Costruire, come obiettivo, una nuova, moderna e competente classe dirigente alternativa alla destra, capace di interpretare un governo capace e serio che, anche a livello locale, proponga nuove e coraggiose soluzioni alla luce delle nuove sfide a noi di fronte.
5-Infine un partito che tenga sempre la barra dritta dell’Unità nell’affrontare i passaggi impegnativi che abbiamo di fronte.
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Questo è il documento che avevamo condiviso con l’assemblea congressuale nel 2019 ed era un impegno del gruppo dirigente e del segretario perseguirlo, con i limiti di un OdG approvato in una stagione politica diversa molti di quei contenuti conservano un valore attuale. Senza dietrologia, riteniamo che un gruppo dirigente possa e debba fare molto di più per rafforzare e consolidare una tendenza positiva che parte dalle elezioni regionali dello scorso anno, passando per le recenti elezioni amministrative che hanno visto la conquista del governo di molte città importanti, e dell’elezione del nostro segretario nazionale Enrico Letta nel collegio Siena-Arezzo della Camera dei deputati.
Da un’analisi attenta degli ultimi risultati si può notare che per vincere non dobbiamo stare fermi, ma promuovere politiche e fare scelte concrete di innovazione sia perciò che riguarda i temi, sia per quello che attiene ai gruppi dirigenti. A tal proposito proponiamo che coloro che diverranno segreterie/segretari a livello provinciale e comunale e di unione sovracomunale assumano i seguenti impegni:
-Parità di genere:
a ogni livello gli organismi dirigenti del PD, dalla segreteria e direzione comunale fino alla segreteria e direzione provinciale, devono essere composti in maniera paritaria fra generi, 50% di donne e 50% di uomini. Alla stessa obbligatoria ripartizione paritaria per genere devono rispondere le candidature a qualsiasi assemblea elettiva.
-Rinnovamento:
ad ogni livello gli organismi dirigenti del PD, dalla segreteria alla direzione comunale fino alla segreteria e direzione provinciale devono essere composti in maniera talle che vi siano presenti almeno un terzo di under 35 e le liste del PD per le amministrati devono evitare di candidare persone che abbiano già svolto 3 mandati nella stessa amministrazione per la quale si vota.
-Partecipazione:
le decisioni su scelte programmatiche, fin dai programmi da presentare alle elezioni amministrative, in linea con le Agorà volute dal segretario Enrico Letta, devono essere assunte dalla partecipazione e dal voto degli iscritti ed elettori del Pd, a cominciare da coloro che hanno preso parte alle primarie per l’elezione del segretario nazionale del partito.
Le scelte riguardanti le candidature a cariche elettive uninominali e apicali, dalla candidatura a sindaca/o fino a quelle per il Parlamento devono essere assunte tramite primarie aperte agli elettori del PD. Si può rinunciare allo strumento delle primarie solo nel caso in cui la proposta nominale sia assunta dal voto a maggioranza assoluta degli aventi diritto dell’assemblea degli iscritti competente per territorio: Assemblea comunale per la candidatura a sindaca/o, assemblea provinciale per la candidatura al consiglio regionale e/o al Parlamento.