Dal 15 al 30 ottobre 2024 Palazzo ducale di Massa ospiterà la mostra Com’era la Via Vandelli. Da Passo Tambura a Resceto: 80 foto storiche e inedite di Salvatore Mazza, che raccontano la costruzione della strada voluta da Francesco III d’Este duca di Modena e Reggio dal 1737 al 1780 per collegare le città di Modena e Massa.
Realizzata dallo storico gruppo “Amici della Via Vandelli” e dal CAI Massa Sezione “Elso Biagi” con la collaborazione dell’Associazione Padre Damiano da Bozzano e il contributo del Parco Regionale delle Alpi Apuane, la mostra si compone di immagini in bianco e nero, in parte 40 x 60 e in parte 30 x 45, quasi tutte su pannelli. Sono foto rare, quasi tutte mai pubblicate, che narrano i momenti salienti e più significativi della costruzione della strada concepita e disegnata dall’abate ingegnere, geografo e matematico di corte Domenico Vandelli cui poi venne dedicata.
Ogni istantanea illustra un particolare, il posizionamento di una pietra, la realizzazione degli alti muri a secco, la tecnica usata per la costruzione del selciato di quella che fu la prima grande strada di comunicazione costruita dopo le vie romane, nata come collegamento commerciale e militare. La Vandelli fu un’opera ciclopica e innovativa, in grado di attraversare un ambiente montano impervio attraverso l’Appenino e poi le Alpi Apuane che la mostra Com’era la Via Vandelli. Da Passo Tambura a Resceto intende divulgare.
“La mostra Com’era la Via Vandelli. Da Passo Tambura a Resceto – rappresenta per noi solo l’inizio di un percorso di rilancio e promozione della via Vandelli – dichiara il Presidente del Parco Andrea Tagliasacchi – abbiamo condiviso e promosso questa iniziativa fin da subito, inserendola in un progetto più ampio in accordo anche con la Provincia di Modena e ad altri enti e associazioni del nostro territorio che a vario titolo, negli anni, hanno contribuito a promuovere questa strada antica attorno a cui è cresciuto l’interesse di camminatori ed escursionisti. Per noi la via Vandelli rappresenta anche una strada che unisce più comunità, due regioni, tre Province, diversi comuni e più Parchi naturali. Un collante, insomma, in grado di attrarre il turismo legato ai cammini, che porta con sé il rilancio della montagna e di una piccola grande economia importante per il Parco, per chi lo vive e per tutto il territorio. E per noi questa è una priorità.”
Il numero delle persone che ogni anno percorre la strada, almeno dal Passo della Tambura al mare, non si conoscono con precisione. Di sicuro si sa che solo le persone che in pochi mesi hanno pranzato e/o dormito presso il rifugio Cai Nello Conti a Campaniletti sono circa 3000. Un dato che mette in luce quanto la strada sia di interesse generale, considerando che non tutti gli escursionisti si fermano a pranzare o dormire al Rifugio Nello Conti.
“È per noi un grande orgoglio che la Via Vandelli stia ritrovando un formidabile interesse – dichiara Idilio Antonioli a nome degli “Amici della Via Vandelli”, un gruppo formato da amanti della montagna e della Vandelli, che a partire almeno dal 1980 organizzano o collaborano all’organizzazione di varie e numerose iniziative per valorizzare e recuperare la storica strada. Soci Cai e Volontari – aggiunge Antonioli – operano da sempre per migliorare il percorso sino a Massa: quotidianamente giungono a Massa escursionisti entusiasti, stanno nascendo strutture di accoglienza, associazioni nuove, tv, social, stampa di nuove Cartine, firme numerose per finanziamenti Fai. Questo stupendo risveglio deve ricreare, come un tempo, collegamenti stretti tra le tre Province interessate: Modena, Lucca e Massa Carrara, Enti, dal Comune di Massa al Parco Apuane alla Regione Toscana per giungere ad un progetto complessivo. Per parte nostra ci impegniamo a portare avanti le varie iniziative di promozione di cui questa mostra rappresenta la prima iniziativa.”
“Oggi – dichiarano i rappresentanti della sezione “Elso Biagi” del Club Alpino Italiano di Massa – la Via Vandelli è diventata un percorso di particolare interesse fra tutti i cammini che vengono percorsi dai sempre più numerosi escursionisti e viandanti. Per la nostra sezione, la Via Vandelli è sempre stata il sentiero per eccellenza di accesso alle Apuane. Dagli anni ’80, con la costruzione del Rifugio “Nello Conti”, acquisisce un ulteriore valore strategico per l’accesso alla struttura, mentre tale periodo, con la stampa di opuscoli e le foto di Salvatore Mazza, segna anche l’inizio degli interventi di restauro e manutenzione che si sono susseguiti fino ad oggi. La mostra è l’occasione per ripercorrere la storia del tracciato originario del versante massese. La stessa mostra costituisce anche la premessa per una seria valutazione degli interventi di restauro fatti ed anche la base su cui impostare i necessari interventi futuri per garantire la sua percorribilità. La nostra sezione e in particolare i soci volontari che si sono adoperati per la manutenzione della Vandelli, si augurano che parta un indispensabile collaborazione fra le associazioni e gli enti pubblici per proporre ulteriori eventi di studio e progetti per accedere ai necessari finanziamenti.”
“Sono felice – dichiara il sindaco di Massa Francesco Persiani – che presso il nostro Palazzo Ducale venga ospitata questa mostra evento che rappresenta un’importante occasione culturale per la nostra città e segna un punto di partenza per il rilancio di un percorso storico di grande valore. La Via Vandelli, con la sua storia secolare, è simbolo di connessione tra territori e culture. La mostra, con immagini inedite, permetterà a tutti di riscoprirne il valore architettonico, storico e paesaggistico. Approfitto di questa occasione per informarvi che La Giunta ha recentemente deliberato di partecipare alla manifestazione di interesse del GAL Lunigiana per sviluppare un modello di smart villages e promuovere un turismo esperienziale e sostenibile a Resceto. Grazie a un edificio comunale riconvertito in HUB TURISTICO MULTIFUNZIONALE, sarà possibile offrire servizi ai visitatori, tra cui un info-point, un museo multimediale e un punto di e-bike-sharing.”
“Un evento importante – dichiara il Presidente della Provincia di Massa-Carrara Gianni Lorenzetti – che segna un passo ulteriore in un percorso già avviato all’interno del Parco delle Apuane. Il Presidente Tagliasacchi ha intuito l’importanza che la Via Vandelli può avere dal punto di vista turistico e ambientale, inserita nel contesto del Parco delle Apuane e del Parco dell’Appennino. Oggi, fortunatamente, quando parliamo di Via Vandelli non parliamo più di tempi di guerra o sofferenza, ma di rilancio turistico, opportunità e rispetto per l’ambiente.
La sostenibilità della Via Vandelli e il suo riconoscimento come percorso all’interno di un quadro regionale e interregionale tra Emilia Romagna e Toscana rappresentano il primo passo fondamentale per ottenere le risorse necessarie a mantenere e valorizzare un cammino così significativo. Mi sento di ringraziare il CAI e tutti i volontari che, negli anni, hanno garantito una manutenzione della strada, un’importante arteria storica che anche grazie alla prossima mostra fotografica a Palazzo Ducale sarà ulteriormente valorizzata.”
Com’era la Via Vandelli. Da Passo Tambura a Resceto verrà inaugurata martedì 15 ottobre alle ore 16,30. La scelta della data non è casuale: fu il 15 ottobre del 1750 quando il duca di Modena Francesco III d’Este dichiarò la strada percorribile, al termine dei lavori che durarono circa 13 anni. Fu in quella data che il duca raggiunse appositamente Massa attraverso la Vandelli.
La mostra, che gode del patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Massa-Carrara e del Comune di Massa, rimarrà aperta tutti i giorni da lunedì al venerdì dalle 17,00 alle 19,00; il sabato dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 17,00 alle 19,00 e la domenica dalle 10,00 alle 12,30.